Quando Modena era la capitale del beat

Il Panathlon Club Modena si è ritrovato dopo la pausa estiva al Club Europa 92 di Cesare Clò con una serata intitolata “Quando Modena era la capitale del beat”, dedicata a un periodo di straordinario fermento culturale e artistico, che ha segnato la storia della musica e del costume del nostro Paese, oltre che della nostra città. 

A condurre questo viaggio, dopo il saluto iniziale di Maria Carafoli, presidente del Panathlon Club Modena, che ha brevemente ripercorso i progetti di solidarietà sportiva in cui è impegnato il club modenese, il giornalista Leo Turrini e il musicista Marco Dieci. Un racconto spensierato in parole e musica, che ha evocato ricordi di celebri formazioni modenesi come l’Equipe 84 o che Modena la frequentavano abitualmente come i Nomadi, gravitando intorno allo storico Bar Italia, vera e propria fucina del beat italiano, un movimento che guardava a mode e sonorità inglesi e americane. 

A impreziosire la serata, due ospiti arrivati a sorpresa direttamente dalla Colombia, dove hanno trionfato agli recenti Mondiali di pattinaggio artistico a rotelle: Roberta Sasso e Gherardo Altieri Degrassi, vincitori nella specialità Coppia Danza, per la modenese Sasso un incredibile bis dopo il successo nell’individuale. A loro e ai dirigenti dell’Invicta Skate Modena, il presidente Giuseppe Molinari e Maurizia Bigi, che con il loro lavoro straordinario hanno consentito ai neo campioni del mondo di allenarsi al meglio, quasi sempre in impianti modenesi, in vista della rassegna iridata, i complimenti del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli. 

Leo Turrini ha regalato ai presenti anche una parentesi nel mondo dei motori intervistando Monica Zanetti, prima meccanica nel team Ferrari, esempio straordinario di passione, talento e determinazione.