Una passione che unisce: serata dedicata alla storia delle figurine Panini

Un’avventura straordinaria, profondamente legata a Modena e alla sua storia, quella delle figurine Panini, “Una passione che unisce” intere generazioni, come il titolo che il Panathlon Club Modena ha dato al primo evento del nuovo biennio associativo, organizzato a un mese circa dalla presentazione dell’album Calciatori 2023-2024. La serata, al ristorante Europa 92 di Cesare Clò, è stata introdotta da Maria Carafoli, presidente del Panathlon modenese, che ha confermato il sostegno del club anche per il 2024 alle attività di Invicta Skate Modena, Mo.Ba Modena Basket per il progetto Ambo e al Gruppo Sportivo Sen Martin, tre realtà che da anni promuovono uno sport capace di valorizzare soprattutto la pratica giovanile e inclusiva. Quindi a prendere la parola, intervistato dal giornalista Paolo Reggianini, è stato Fabio Poli, manager di Panini, che ha raccontato il lavoro e alcuni dietro le quinte della più longeva collezione al mondo (la prima raccolta è del 1961), con una produzione attuale di un milione di album. Di fronte a un pubblico numeroso e attento, in rappresentanza delle diverse anime della società modenese e del mondo sportivo in particolare, come il direttore della Comunicazione del Modena Calcio Paolo Viganò, Roby Malverti e Gabriele Lusoli di Accademia Modena 1912, il presidente del Consorzio del Cimone Luciano Magnani e i piloti Andrea Bertolini e Sergio Campana, in veste di collezionista, oltre che di ex calciatore con oltre 230 presenze con la maglia del Modena, anche Juri Tamburini, che ha parlato della nascita della sua passione per album e collezioni rare, una passione raccontata ai presenti anche dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Ricordi, giochi tra bambini di tutte le età e aneddotti che hanno poi visto protagonista assoluto Alberto Sabattini, dai più conosciuto come “Pagnotta”, fotogiornalista capace di scattare alcuni degli scatti più iconici della storia dello calcio italiano, ma soprattutto fotografo della Panini dal 1969 al 2014, e in quanto tale autore di migliaia di immagini poi finiti nelle celebri bustine. A concludere le interviste, Anna Maria e Antonio Panini, presenti alla serata Panathlon insieme a Lucia, in rappresentanza della famiglia che, grazie a intuizione e spirito imprenditoriale, ha contribuito a rendere Modena celebre nel mondo.